
Dove l'ho già sentita?
11 maggio 2025
Main stage
Sigle animate o… copiate? I presunti plagi nei cartoni animati che ci hanno cresciuti
h.13

Negli anni ‘80 e ‘90, le sigle italiane dei cartoni animati sono diventate veri e propri tormentoni. Ma dietro il successo di molte di queste canzoni si cela un sospetto che da anni aleggia tra gli appassionati: alcune somigliano fin troppo a brani famosi della musica pop internazionale. Si tratta di semplici ispirazioni o di veri e propri plagi?
Tra i casi più noti, spiccano Anna dai capelli rossi e Remi, le sue avventure, le cui melodie ricordano chiaramente due hit dei Boney M.: Rivers of Babylon e Brown Girl in the Ring. Anche la sigla italiana di Nils Holgersson presenta una sorprendente somiglianza con I Was Made for Lovin’ You dei Kiss, mentre L’Uomo Tigre pare richiamare Eye of the Tiger dei Survivor.
Non meno discusso il caso di Creamy Mami, che riecheggia Flashdance… What a Feeling di Irene Cara.
Oltre a questi esempi celebri, esistono anche casi meno noti ma altrettanto curiosi. Alcuni fan hanno notato, ad esempio, che Lulù, l’angelo tra i fiori ricorda la celebre Every Breath You Take dei Police, mentre la sigla di La Principessa Zaffiro sembrerebbe strizzare l’occhio a Sweet Dreams degli Eurythmics. In Galaxy Express 999, qualcuno ha individuato echi ritmici di Another One Bites the Dust dei Queen.
Altri esempi? Sandy dai Mille Colori con possibili rimandi a Reality di Richard Sanderson, o Coccinella, che sembra riprendere il groove disco di You Make Me Feel (Mighty Real).
In nessuno di questi casi si è mai arrivati a vere accuse formali.
All’epoca, le regole sui diritti musicali erano più elastiche, soprattutto per i prodotti destinati all’infanzia.
Alcuni compositori hanno parlato apertamente di “omaggi”, altri hanno sempre difeso l’originalità delle loro opere.
Che si tratti di semplici suggestioni o di citazioni spinte al limite, queste sigle restano pezzi di cuore per chi è cresciuto davanti alla TV.
Forse è anche grazie a quel mix di nostalgia, melodia e mistero che le ricordiamo ancora oggi – con un pizzico di sospetto… e un sorriso.